Il Gardena nella serie amichevole rimane ancora imbattuto, ma come nelle partita contro il Renon, le “furie”, dopo un confortevole vantaggio maturato nei primi due drittel, ciccano l’ultima frazione, cosichè il match al Pranives contro il Lustenau finisce con un rocambolesco 5:5.
A inizio gara sono gli ospiti ad avere le migliori occasioni in powerplay. Il sostituto di Gianluca Vallini, chiamato in nazionale, Martin Rabanser, fa buona guardia e non fa segnare gli avversari con delle belle parate. Al 5° è Barry Almeida a segnare l’1:0 con un penalty, il quale era stato assegnato dopo un fallo sullo stesso giocatore. La marcatura da carica al Gardena che sfiora il raddoppio in più occasioni. Gli ospiti dell’Austria a differenza della fase iniziale, faticano a macinare gioco e a rendersi pericolosi davanti alla porta.
La seconda frazione inizia con un’ulteriore inferiorità ai danni del Gardena. Dopo aver superato questa indenne, è Barry Almeida a siglare il 2:0, il quale punteggio è dimezzato poco dopo dal Lustenau in persona di Petr Vala. Le “furie” non si lasciano impensierire e continuando a creare occasioni da rete. Due delle quali sono sfruttate da Diego Iori (nella foto), bravo a deviare un tiro di Derek Eastman, e da Brendan Ellis che portano la loro squadra sul 4:1 prima della seconda pausa.
Nell’ultimo drittel i padroni di casa già sicuri della vittoria, si lasciano inflare due gol da Marcel Witting, che tra il 41° e 48° rilancia i suoi e portando il risultato sul 4:3. In sitzuazione di superiorità numerica, Gabriel Vinatzer segna il quinto gol gardenese. La fase finale della partita è assai movimentata, con il Lustenau che riesce ad agguantare il pareggio (quasi insperato) con i gol di Pierre Wolf al 59° e Boris Valabik al fischio finale.
HC Gherdëina vs. EHC Lustenau 5:5 (1:0, 3:1, 1:4)
Reti: 1:0 Barry Almeida (4.17), 2:0 Barry Almeida (23.52), 2:1 Petr Vala (26:16), 3:1 Diego Iori (33:39), 4:1 Brendan Ellis (36:06), 4:2 Marcel Witting (40:18), 4:3 Marcel Witting (47:56). 5:3 Gabriel Vinatzer (49:56), 5:4 Pierre Wolf (58:33), Boris Valabik (59:53)